Giorno del Ricordo a Tresana

2 Marzo 2015, pubblicato da

Il Sindaco del Comune di Tresana, Dott. Matteo Mastrini, ha voluto consegnare una targa commemorativa ai familiari di Giovanni Valeri, infoibato a Spalato il 10-Settembre-1943.
Erano presenti gli studenti della Classe III^ Media dell’Istituto Comprensivo “Dante alighieri”, il Provveditore agli Studi di Massa, Prof. Luigi Sebastiani, l’Associazione Anmig di Aulla Lunigiana, rappresentata del suo Presidente Dino Gerini, l’Associazione Nazionale Carabinieri di Aulla e Tresana, rappresentata dal Suo Presidente Giovanni Cirivello e l’Associazione Alpini di Tresana.
In rappresentanza del Comune di Aulla era presente l’Assessore Yuri Gorlandi delegato del Sindaco.
Il Presidente Gerini nel suo intervento ha ribadito come tutti i crimini di guerra, da qualunque parte siano stati commessi, siano sempre da condannare, ricordando agli studenti presenti di meditare sulle testimonianze e di come sia un obbligo morale, oltre che istituzionale, celebrare la Giornata del Ricordo in tutti i Comuni, ringraziando il Sindaco Mastrini per l’iniziativa, ma ricordando all’Assessore Gorlandi che anche nel comune di Aulla, il prossimo anno, si debba necessariamente celebrare la Giornata del Ricordo.
Il Provveditore agli Studi Luigi Sebastiani, nel suo molto convincente intervento, ha spronato gli studenti ad essere positivi, a credere nel futuro e ad impegnarsi con coraggio nel portare a termine le cose in cui credono, perché chi ha paura muore ogni giorno, ma chi non ha paura, muore una volta sola.
Ha poi terminando leggendo ai ragazzi un passo della poesia Invictus di William Ernest Henley, che tanto fu di conforto a Nelson Mandela durante i lunghi anni di prigione:

“Non importa quanto stretto sia il passaggio,
Quanto piena di castighi la vita,
Io sono il padrone del mio destino:
Io sono il capitano della mia anima.”

L’ospite della Giornata era l’Associazione Nazionale Profughi Venezia Giulia e Dalmazia di Massa e Carrara, rappresentata dal suo Presidente Prof. Sergio Tabarelli.
E’ intervenuto il testimone oculare e Segretario dell’Associazione Profughi Venezia Giulia, Vittorio Miletti, il quale, molto emozionato, ha ripercorso il contesto storico in cui è maturata la tragedia degli oltre 5.000 infoibati e delle 350.000 persone sradicate, costrette a migrare.

Grande emozione hanno suscitato i figli di Giovanni Valeri, raccontando la storia del papà Brigadiere degli agenti di custodia a Genova. Mandato in servizio a Spalato, allora terra italiana, dopo l’8 Settembre che creò confusione e scompiglio in tutta Italia, nelle terre di confine il caos fu ancora più grande.
Immediatamente dopo non si ebbe più notizia dei dipendenti pubblici italiani, carabinieri, forze dell’ordine, amministratori pubblici, insegnanti, ed i figli non videro più il loro papà.
Nel 1945, la madre Emma ebbe l’intuito di venire via da Spalato perché le cose si mettevano sempre peggio, tornò in Italia e fu mandata nel campo profughi di Marina di Carrara.
Dopo pochi mesi ritornò a Tresana dove vivevano ancora dei familiari e dove i figli vivono ancora.
La cerimonia si è conclusa con un filmato del periodo e testimonianze di profughi, che hanno lasciato un sentimento di profonda tristezza e molta emozione tra i presenti.