Musile non muore

16 Novembre 2018, pubblicato da

Potremmo definirlo “un pomeriggio evento” quello di domenica 4 novembre a Musile di Piave.

L’Aula Magna della locale Scuola Media più che affollata, una importante presenza di rappresentanti di Associazioni Combattentistiche e d’Arma e delle Autorità locali: amministratori comunali e consiglieri regionali e un gruppo di emozionati ragazzi pronti a presentare un lavoro di ricerca durato oltre un anno.

In un contesto gioioso, abbellito da fiori bianchi, rossi e verdi a rappresentare i colori della bandiera nel giorno della Festa dell’Unità Nazionale la Sezione ANMIG di San Donà di Piave ha chiuso le iniziative per il centenario della sua Fondazione collegate alle celebrazioni per il Centenario della Grande Guerra.

“Decine e decine di microcosmi diventano all’improvviso, tra il 1915 e il 1918, luoghi attraversati dalla guerra con attori soldati e civili, pronti a recitare la loro piccola e tragica parte” cosi sintetizza lo storico Daniele Ceschin; e tra questi microcosmi c’è anche Musile, paese sulla linea del Piave, che vedrà non solo macerie materiali ma anche scardinata la propria quotidianità e la vita di centinaia di famiglie costrette ad abbandonare le loro terre, trovare rifugio in altre per poi tornare ed avere la forza di ricostruire.

Un gruppo di alunni della locale scuola media guidato da un gruppo di insegnati hanno fatto dello studio della storia un’esperienza unica e partendo dalle lapidi, che ricordano i “Caduti in Guerra” poste nell’atrio del Municipio, hanno ricercato le storie che stavano dietro quei nomi, ricostruito eventi, recuperato testimonianze, intrecciato storie di profuganza. Sono andati oltre, perché incuriositi dalle foto che testimoniavano macerie e devastazione hanno cercato di capire come il paese sia stato ricostruito. E allora via a sfogliare gli archivi comunali!
E nel corso di tale ricerca, grazie all’attento lavoro delle insegnanti, hanno recuperato due delibere del Consiglio Comunale del 17 marzo e 7 aprile 1921 con le quali veniva deliberato un contributo alla “Sottosezione locale della Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra – ritenuto doveroso per ogni amministrazione essere di aiuto degli orfani di guerra e di tutti i combattenti che si sacrificarono nella guerra trascorsa”.

E’ stata questa l’occasione per permetterci di concretizzare un desiderio che come Sezione abbiamo perseguito ovvero riconoscere e valorizzare lavori di giovani studenti che avessero avuto la capacità di cercare nella storia eventi e figure del loro territorio comprendendo il significato di ciò che rappresento il conflitto.
Per questo con piacere abbiamo sostenuto la pubblicazione del libro che porta testimonianze importanti di quanto accaduto.

E la sintesi sta nelle parole scritte da Giorgia: “…la guerra non significò solo morte e devastazione. E dopo che abbiamo potuto toccare con mano, ci appare quasi impossibile che coloro che governarono questo nostro piccolo paese siano riusciti a ricostruirlo…ma non vanno dimenticati i tanti eroi di guerra che hanno dato la loro vita perché godessimo con gioia questo paese pieno di fiori, di bambini, di gioia accogliente.”

La Sezione ha voluto dedicare la pubblicazione al suo storico Presidente Comm. Francesco Bellinaso che del Comune di Musile di Piave fu per molti anni amministratore.

Una testimonianza di impegno civile che doveva essere ricordata.

Nel contesto della cerimonia dove i protagonisti sono stati i ragazzi con le letture tratte dal libro e con emozionanti canti ispirati alla Guerra, abbiamo consegnato la medaglia ricordo del nostro Centenario al Sindaco di Musile di Piave e al Dirigente Scolastico e abbiamo passato idealmente il testimone alle giovani generazioni dal momento che fra “gli esploratori della memoria” c’è Riccardo, nipote del nostro socio e alfiere Giannino Teso prematuramente scomparso durante la scorsa estate.

Il libro è a disposizione presso la nostra Sezione per chi ne fosse interessato (sezanmigsandona@libero.it)