Incontro del Presidente della Repubblica con le Associazioni Combattentistiche e d’Arma nel 78° anniversario della Liberazione

24 Aprile 2023, pubblicato da

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto il 24 aprile mattina al Quirinale una rappresentanza delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, nella ricorrenza del 78° anniversario della Liberazione.

Dopo i saluti del Vice Presidente del Consiglio nazionale permanente delle Associazioni d’Arma e Presidente dell’Unione Nazionale Ufficiali in congedo d’Italia, Generale Federico Sepe, e del Presidente della Confederazione Italiana fra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane, Prof. Claudio Betti, sono intervenuti il Ministro della Difesa, Guido Crosetto e il Presidente della Repubblica.

Erano presenti rappresentanti del Governo, del Parlamento, autorità civili, militari e religiose.

Il Presidente della Repubblica ha lodato “l’impegno e la determinazione che le associazioni impiegano ogni giorno per tener viva la memoria di un periodo tra i più drammatici della nostra storia contribuendo in ampia misura a far conoscere e non dimenticare quanti hanno lottato per la difesa degli ideali di indipendenza e di libertà che permisero la liberazione dell’Italia dall’oppressione nazi-fascista”.

(Fonte quirinale.it)

Il Presidente della Confederazione Italiana fra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane, Claudio Betti, ha ricordato nel suo intervento: “La Confederazione è nata dal proposito di portare avanti con un’unica voce la difesa e l’attuazione dei valori sanciti nella Carta Costituzionale a partire dal ripudio della guerra, ponendo al centro la pace come valore assoluto. La sua attività, con carattere fortemente didattico-culturale rivolta alle giovani generazioni, ha come elemento centrale quello di far conoscere, spiegandoli, i valori che sono contenuti nella nostra Carta Costituzionale, nata dalla lotta contro il fascismo ed il nazismo, e come sia necessario difenderla dagli attacchi che tenderebbero a svuotarla, facendole perdere il forte significato antifascista che ne costituisce la radice. (…) Celebrare il 25 aprile 1945 significa, per tutti noi, ribadire il valore storico, politico e civile di una data che, nel nome della libertà, segnò per l’Italia l’avvio di un’epoca nuova e va sempre ricordato. (…) Ci teniamo, in questa occasione, a sottolineare il cammino comune che unisce tutte le Associazioni appartenenti alla Confederazione; un impegno appassionato, vero, forte, che ci esorta, soprattutto in questo momento storico particolarmente difficile, ad andare avanti e a far conoscere, specialmente ai giovani, quel tragico passato con i suoi lutti e distruzioni, e la dura lotta della Resistenza, decisiva per le sorti del Paese e dell’intera Europa. Ricordare la Liberazione è un invito costante e stringente all’impegno e alla vigilanza e il 25 aprile non è solo recuperare una tradizione, ma affermare le nostre origini e, al tempo stesso, tramandare la Memoria della nostra Storia e ricordare il forte attaccamento e la fedeltà agli ideali di democrazia e libertà per i quali tantissimi uomini e donne hanno combattuto fino al sacrificio della propria vita. Nella memoria ci viene restituito il significato profondo del rispetto e del senso di appartenenza alle Istituzioni democratiche che i nostri valorosi combattenti nelle fila della Resistenza hanno amato e difeso, perché potessimo ricostruire una società capace di garantire convivenza civile, pace, libertà. Non dimentichiamolo. Mai”.