Foligno, la 99esima assemblea nel pieno rispetto delle norme anti Covid

20 Ottobre 2020, pubblicato da

FOLIGNO – Domenica 11 ottobre 2020 si è tenuta la 99ma Assemblea Annuale dei Soci ANMIG di Foligno presso la propria Sede di Via Piermarini, 2 per l’approvazione del Bilancio Consuntivo 2019 e Preventivo 2021. Subordinatamente alle misure governative tassative e restrittive impartite per il contenimento del contagio da coronavirus, una equilibrata partecipazione sia di Soci sia di famigliari ha avuto accesso presso la Sala delle Assemblee, ben gestita dalla locale Sezione, utilizzando tutti gli strumenti di controllo per garantire il distanziamento interpersonale. All’incontro ha partecipato e portato il saluto il Presidente regionale Remo Gasperini.

Significativa, in apertura dei lavori, la Relazione Morale della Presidente Fiorella Agneletti che ha tra l’altro, posto l’accento sull’importanza di “esserci”, necessità ineludibile di investire le proprie energie per garantire interventi di formazione storico-culturale e sociale nella propria realtà territoriale, sia in ambito scolastico sia nella società civile nonché per la salvaguardia e la trasmissione soprattutto alle nuove generazioni, dei principi costituzionali delineati dai valori di fratellanza, solidarietà, uguaglianza e libertà in difesa della pace. Sono doni ricevuti dai nonni e padri che hanno combattuto ed offerto al Paese con il loro servizio ed il loro sacrificio.
I traguardi da perseguire e raggiungere nel breve termine – prosegue la Presidente Agneletti – sono rappresentati dalla tutela del patrimonio caratterizzato per la maggior parte da edifici storici di pregio e valore architettonico, in un’ottica per lo più conservativa e l’allineamento dello Statuto alle nuove realtà più adeguate e idonee al momento che stiamo vivendo.
La stessa ha anche ricordato il valore dell’unità, soprattutto in questo momento di grave crisi etica, sociale ed economica che stiamo attraversando, in particolare nella forma associativa, come esempio insieme a quella del volontariato sociale, finalizzato verso uno spirito solidale sempre più marcato a sostegno dei più deboli, con l’impegno comune.
Tra le importanti e numerose attività svolte nel 2019 dall’Anmig di Foligno sono state ampiamente illustrate dalla Presidente, tra le quali merita particolare attenzione il progetto di restauro conservativo della Teca con i nomi di 838 Caduti in tutte le guerre e nei bombardamenti subiti dalla città di Foligno tra il 1943 e il 1944, portato a termine con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno. La Teca, progettata dall’architetto Franco Antonelli, fu inaugurata nel 1967 con una cerimonia solenne nazionale e realizzata su iniziativa dell’Anmig di Foligno. Oggi, tale opera monumentale sita nella Cappella Votiva nella Chiesa di S. Agostino in Foligno, ora Pro Cattedrale a causa del sisma del 2016, gode di nuova vita e nuova luce ed è stata restituita alla città con cerimonia pubblica in forma solenne, suggestiva e partecipata con la presenza di autorità civili, militari e religiose locali e nazionali, non priva di emozioni, e rappresentando il luogo di Memoria da tenere sempre vivo.
Nel prosieguo dei lavori della mattinata ha trovato spazio, come di consueto, la parte storico-culturale dal titolo “I nostri eroi: il valore del coraggio”, per ricordare i Soci storici sezionali mutilati ed invalidi di guerra. Le molteplici testimonianze curate e prodotte dai vari discendenti, figli e nipoti, che ne hanno tracciato la storia nei percorsi di guerra stimolandone l’interesse per la ricerca di documenti e quant’altro possa delineare la storia di ciascuno, hanno tenuto alta l’attenzione dei presenti e generato momenti di commozione anche con la lettura di alcuni diari scritti dai protagonisti. Non è mancata la testimonianza di un componente il Collegio dei Sindaci Fabrizio Metta che ha parlato di suo padre, cav. uff. Egidio Metta, Presidente dell’Anmig di Foligno, recentemente scomparso, testimone di cosa significa fare la guerra e le sofferenze, i patimenti e la fame che comporta ricordando i nove mesi di prigionia in Polonia e mettendo in evidenza alcuni momenti di vita aberrante nel lager.
E’ seguito l’intervento del Presidente della Sezione ANMIG di Assisi Adriano Tofi che ha parlato del nonno che non ha potuto avere la pensione perché socialista. Parla poi di suo padre che la guerra non l’ha vissuta al fronte, bensì svolgendo il normale servizio in Caserma. Dall’interesse suscitato nei presenti, la Presidente lancia l’invito condiviso, al progetto di raccolta e recupero di testimonianze da riportare in un editoriale da divulgare, al fine di non disperderne la memoria. Da far rientrare nel progetto anche testimonianze di coloro che in età giovanile hanno visto e vissuto episodi di guerra nella propria città e realtà territoriale, argomentando con chiarezza i momenti vissuti durante la seconda guerra mondiale. Pertinente e particolare è stata poi la testimonianza del nostro iscritto Aroldo Bargone che ci ha intrattenuto con puntuali e circostanziati avvenimenti vissuti in età giovanile, di alcuni momenti causati dai 36 bombardamenti e dalla battaglia avvenuta il giorno in cui gli alleati, lanceri, indiani il 16 giugno 1944 entrati a Porta Todi, hanno iniziato impiantando velocemente un ospedale da campo e facendo arrendere il Comando tedesco che sparava dalla palazzina davanti all’ingresso del Parco Canapé. Impressionante il ricordo dei feriti e morti che per la prima volta ha visto direttamente, trasportati velocemente nell’ospedale da campo, eretto sul terreno antistante la casa colonica della Famiglia Tacchi. Non è mancato anche il ricordo di quando, agli effetti della guerra e dei bombardamenti, l’approvvigionamento dei generi alimentari era scarsissimo e regolamentato con la famosa “tessera a bollini” per e con la quale, insieme a sua madre, andavano a fare la fila dalla mattina alle sei per un etto di carne presso l’unica Macelleria Negroni.
A questi ricordi, ed altri, molto suggestivi ascoltati in famiglia da uno zio reduce e invalido di guerra 1915 – 1918, ha fatto seguire il racconto di sua madre, colpita dall’epidemia della “spagnola”, concomitante agli effetti disastrosi della Prima Guerra Mondiale del 1915-1918. Il nostro Socio ha concluso con la lettura di alcuni brani di ricordi memorabili scritti dall’Ufficiale Medico Mario Laureati, tratti dal suo libro “Dall’Albania alla Slovenia”, riguardanti la giornata di Pasqua in territorio di guerra albanese, risparmiata dalla consueta giornaliera incursione aerea del nemico.