Buon Compleanno Maria!
Il 18 ottobre di 99 anni fa a Bagnolo Piemonte, nella frazione di Villar, nasce Maria Airaudo.
La vita di Maria cambia per sempre il 30 dicembre 1943, il giorno in cui le truppe di occupazione naziste entrano a Bagnolo. Il motivo della spedizione è chiaro: spaventare gli abitanti affinché non diano più sostegno ai partigiani e, contemporaneamente, indurre i giovani renitenti a presentarsi alle armi. Ogni casa viene perlustrata, le osterie date alle fiamme. La popolazione terrorizzata si chiude nelle proprie abitazioni, le strade sono percorse solo dai soldati che imperversano per tutto il giorno. Verso sera, quando i tedeschi lasciano il paese, cominciano a giungere notizie dalle varie frazioni: le vittime sono 2 a San Pietro, 13 a Villar e altri 7 a Villaretto, 22 in totale. La vista dei corpi straziati dei suoi compaesani scuote Maria a tal punto da portarla a prendere la decisione di aderire alla Resistenza. Per usare le sue stesse parole, tratte da un’intervista del 2003: «E io, a Villar di Bagnolo, quel giorno, a vedere tutti quei morti, tutto quello che si è passato, mi sono ribellata così come mi ribellerei oggi con i capelli bianchi: non è accettabile una cosa così!».
Maria all’epoca dei fatti ha solo 19 anni. Lavora come operaia in una fabbrica tessile e, nel frattempo, grazie al sudato salario, frequenta la scuola di avviamento commerciale a Saluzzo. Il lasciapassare che, per motivi lavorativi, le concedono i tedeschi fa di lei una staffetta partigiana perfetta, anche se come spiega lei stessa in un’intervista del 2015: «i nomi “staffetta” e “partigiano” sono arrivati dopo, allora ci chiamavamo tutti “combattenti per la libertà”». Maria trasporta di tutto su e giù per il pinerolese con la sua bicicletta, dai messaggi fino alle armi, mettendo a rischio la sua vita giorno dopo giorno. Finché il 26 marzo del 1945, per salvare due compagni da morte certa, viene destinata alla fucilazione e colpita da una pallottola tedesca, di cui porta ancora una scheggia nel polmone destro.
Nonostante ciò, lo spirito combattivo di Maria non è stato soffocato neanche dallo spettro della morte. Nel dopoguerra infatti porta avanti altre battaglie, soprattutto per il lavoro e l’emancipazione femminile, obiettivi per i quali la Resistenza assume un valore paradigmatico. Per tantissimi anni si è poi recata nelle scuole a raccontare la sua storia alle nuove generazioni, alle quali, in una recente intervista rilasciata al TGR Piemonte, ha voluto dedicare un messaggio potente: «Noi dobbiamo combattere ogni giorno per la libertà, c’è sempre chi trova il modo di aggredirla. […] Non arrendetevi mai!».
Come detto in precedenza, Maria Airaudo compie proprio oggi 99 anni. Nel ripercorrere, seppur brevemente, la sua vita, la Nostra Associazione (della cui Sezione di Torre Pellice Maria è tutt’ora Presidente) coglie l’occasione per inviarle i più calorosi auguri di buon compleanno. Siamo, e saremo sempre, onorti d’averla tra noi e orgogliosi di Lei.