Casa Madre: Il Giorno della Memoria

11 Febbraio 2020, pubblicato da

L’Auditorium della Casa Madre del Mutilato ha ospitato in occasione del “Giorno della Memoria” la cerimonia in ricordo delle vittime della deportazione nei campi di sterminio.

Anche quest’anno la Confederazione Italiana fra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane non ha mancato di celebrare il 27 gennaio del 1945, giorno in cui le truppe dell’Armata russa aprirono i cancelli di Auschwitz.

Una data simbolo, voluta quindici anni or sono dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per ricordare quei luoghi maledetti dove morirono milioni di esseri umani e per rendere omaggio alle vittime del nazismo.

Una giornata di grande intensità, resa particolarmente solenne dalla presenza di Autorità civili e militari e dei massimi rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e Partigiane, che ha avuto momenti di forte commozione con la testimonianza del Presidente Nazionale Onorario dell’Anmig Dott. Michele Montagano, tra gli ultimi sopravvissuti ai lager KZ e con il racconto del Signor Mario Marsili, superstite dell’Eccidio di Sant’Anna di Stazzema.

Ai ricordi drammatici di quei terribili momenti vissuti in prima persona dai due sopravvissuti, si è poi aggiunta la toccante storia raccontata dall’Avv. Giuseppe Castronovo, Presidente dell’Associazione Vittime Civili di Guerra, il quale non vedente dall’età di nove anni a causa dell’esplosione di un ordigno bellico, ha richiamato tutti alla pace, alla solidarietà e alla fratellanza.

Un messaggio forte quello pronunciato dal Presidente Nazionale, Prof. Claudio Betti, affinché la conoscenza del passato sia monito contro ogni forma di razzismo, di violenza e di discriminazione.

Di antisemitismo ha poi parlato la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Dott.ssa Noemi di Segni, la quale ha invitato a ricordare l’Olocausto ogni giorno e non soltanto in occasione della celebrazione ufficiale, affinché “il ricordo” sia l’antidoto contro ogni forma di odio e di intolleranza.

Parole di sprone e speranza sono venute dalla giovane voce di Bernard Dika, l’Alfiere della Repubblica che da anni, con grande entusiasmo, sollecita le istituzioni scolastiche ed i ragazzi ad un fattivo impegno civile e sociale.

Lunghi e calorosi applausi, soprattutto da parte dei tantissimi studenti provenienti dall’Istituto comprensivo “G. Falcone” di Cascina, hanno suggellato una manifestazione che li ha visti anche protagonisti quali vincitori di borse di studio per aver realizzato moltissimi elaborati sulle sofferenze di militari e civili nei campi di concentramento e di sterminio.